A cura di Alessandra Pioselli
Artista sonora, compositrice, ricercatrice e performer, Antonella Talamonti dagli anni ottanta ha condiviso la ricerca di Giovanna Marini sulla polifonia italiana di tradizione orale. L’esplorazione delle relazioni tra paesaggi sonori e memoria dei luoghi si è declinata nella ricerca dell’artista nelle Azioni Sonore con le quali ha messo in suono i paesi abbandonati dell’Appennino Centrale.
Le Azioni Sonore sono basate sul recupero assieme agli abitanti delle memorie cantate e parlate dei luoghi (suoni, stornelli, ninnenanne, scongiuri, filastrocche, preghiere, cantilene, giochi infantili, etc.) e sulla condivisione della ricerca attraverso l’azione del camminare, del sostare e dell’ascolto profondo, mettendo in gioco il rapporto tra corpo, memoria e spazio.
Il progetto Azione Sonora in forma di rito – A Capadavutu porta questa esperienza a Latronico, attraverso vari passaggi: una prima fase di ricerca sui canti di tradizione orale del territorio, avviata da Antonella Talamonti a luglio 2024, che si è avvalsa anche del supporto di Elena Zottola (antropologa e membro dell’Associazione Vincenzo De Luca) e Carlo Gioia (artista e ricercatore in new media studies); una seconda fase laboratoriale (maggio e agosto 2025); l’azione sonora finale in forma di rito a Capadavutu (agosto 2025).
Entrando nell’intimità delle case, Antonella Talamonti ha incontrato e ascoltato i custodi e le custodi della memoria canora di Latronico, Agromonte e dei paesi vicini, diventando partecipe di storie orali, canti, sonorità e memorie. Il materiale raccolto grazie al contributo di tanti abitanti – a marzo 2025 più di quaranta – diventerà il materiale di base dei laboratori che metteranno a tema l’ascolto di sé, dell’altro/altra e dello spazio chiamando in causa la corporeità e la vocalità.
La restituzione finale del progetto prenderà forma nell’azione sonora collettiva, performativa e rituale nei
vicoli della parte alta di Latronico, Capadavutu, il 10 agosto 2025, che coinvolgerà le persone in un
cammino di esplorazione percettiva dello spazio tramite il suono, la voce e l’ascolto.
Per informazioni sui laboratori (contenuti, giorni/orari, requisiti e iscrizione) vai al link:
https://forms.gle/jxwQqXZucyP5PmnKA
Per una montagna abbandonata – seconda azione in forma di rito : https://www.youtube.com/watch?v=bphASZzL2KY
Per una montagna abbandonata – terza azione in forma di rito : https://www.youtube.com/watch?v=5HJHTlYsJeI
Antonella Talamonti è artista sonora, compositrice, formatrice, ricercatrice e performer. La sua ricerca ha preso forma nelle azioni sonore che hanno messo in suono cascine, spazi teatrali, castelli, chiostri, piazze e, negli ultimi anni, paesi abbandonati dell’Appennino Centrale. Concepisce e realizza musiche di scena e collabora stabilmente con il Teatro Due Mondi di Faenza, il Faber Teater di Chivasso e il Teatro dell’Orsa di Reggio Emilia e con DA.RE. Dance Research diretto da Adriana Borriello. Lavora nel campo della vocalità, dell’improvvisazione vocale e della formazione musicale per musicisti, danzatori, educatori e operatori sociali. Ha partecipato alla creazione e al progetto didattico della Scuola Popolare di Musica di Testaccio (SPMT) di Roma. Dagli anni ottanta ha condiviso il progetto di ricerca di Giovanna Marini e del suo corso. Fa parte del Centro Studi Maurizio Di Benedetto.
Associazione Culturale Vincenzo De Luca
L’Associazione Culturale Vincenzo De Luca APS, costituita nel 2005 a Latronico (Basilicata), promuove dal 2008 residenze per artisti e il progetto di arte pubblica A Cielo Aperto, a cura di Bianco-Valente e Pasquale Campanella. Dal 2017 avvia una ricerca sul suono e la performance e nel 2024 attiva il laboratorio Suono e Neurodiversità a cura di Francesco Puppo e Domenico Napolitano; dal 2019 amplia il programma di residenze artistiche con Stato in luogo, con la curatela di Giovanni Viceconte. Nel 2023, con il contributo dei soci dell’associazione, acquista un immobile nel centro storico, che assume il nome di A Cielo Aperto, Spazio per il contemporaneo, per attivare uno spazio permanente per la comunità.
Attualmente la ricerca sulle pratiche artistiche territoriali e la produzione di progetti è sviluppata da un gruppo di lavoro composto da: Pasquale Campanella, Alessandra Pioselli, Francesco Puppo, Giovanni Viceconte, Elena Zottola. È tra i soci fondatori di STARE - Rete delle Residenze d’artista italiane.
Info
Associazione culturale Vincenzo De Luca - APS
Vico Settembrini 2 – Latronico (PZ)
Tel 0973 858896, cell. 339 7738963
associazionevincenzodeluca@gmail.com
www.associazionevincenzodeluca.com
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